Noi siamo pronti, e voi?

Campagna per la cittadinanza 2022

Centinaia di migliaia di persone nate sul territorio nazionale, o arrivate in giovanissima età, non hanno ancora la cittadinanza.

Oggi c’è una possibilità: una legge che il Parlamento può già votare e che riconoscerebbe la cittadinanza a coloro che hanno completato 5 anni in uno o più cicli di formazione/scolastici sul territorio nazionale.

Unendo le nostre firme, possiamo fare in modo che questa legge sia approvata. Unisciti a noi!

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Noi siamo pronti. E voi?

Appello

Egregi

Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi,
Presidente del Senato, on. Maria Elisabetta Alberti Casellati,
Presidente della Camera, on. Roberto Fico,
Segretario del Partito Democratico, on. Enrico Letta,
Professore Giuseppe Conte,
Ministro, on. Roberto Speranza,
Presidente, on. Silvio Berlusconi,
Segretario di Italia Viva, on. Matteo Renzi,
Presidente della Commissione Affari Costituzionali, on. Giuseppe Brescia,

Noi siamo pronti, e voi?

Siamo italiani di fatto, ragazze e ragazzi che hanno frequentato le scuole della Repubblica, pronti a fare nostri i valori che l’hanno fondata e pronti a contribuire alla vita sociale, culturale, produttiva del Paese. Noi, così come i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori, i nostri amici, e tanti altri, da anni aspettiamo un documento che attesti la nostra appartenenza alla comunità nazionale che sentiamo nostra, quella in cui alcuni di noi sono nati e altri sono cresciuti e si sono formati.

Vi chiediamo di ascoltarci e di fare quel passo che da anni, invece, esitate a fare: approvare una legge che ci riconosca come vostri concittadini, sorelle e fratelli di una Repubblica che nella sua Costituzione riconosce i diritti fondamentali di tutti i cittadini «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» (Art.3).

Lanciamo questo appello come Rivista e Centro Studi Confronti, Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (CONNGI), Italiani Senza Cittadinanza sostenuti da una folta rete di persone e associazioni, laiche e religiose, della società civile impegnate nella politica, nella cultura, nella comunicazione.

Viviamo in un Paese che negli ultimi decenni è cambiato e che ha acquisito un profilo sempre più multietnico, multiculturale e multireligioso. Le leggi oggi in vigore sulla cittadinanza non riflettono questa realtà né la interpretano nelle sue implicazioni sociali, giuridiche e culturali. Per questo chiediamo una legge che riconosca la cittadinanza italiana alle giovani e ai giovani che, vivendo in questo Paese, ed essendosi formati nelle sue scuole, sono pronti ad impegnarsi per il progresso civile, economico e culturale dell’Italia.

La società civile, la classe politica e le Istituzioni hanno da tempo recepito la necessità di adeguare l’impianto normativo alle trasformazioni in atto nella società italiana, siano esse demografiche, produttive o culturali. Per una serie complessa e articolata di ragioni è però sempre mancato il coraggio di fare l’ultimo, decisivo passo per trasformare questa riconosciuta necessità in una norma che possa armonizzare il presente e il futuro del Paese. 

Dopo l’approvazione alla Camera nel 2015, la riforma del diritto alla cittadinanza è rimasta sostanzialmente arenata e, prima della fine della scorsa Legislatura, le forze politiche – che pure si erano fatte promotrici della norma – hanno scelto, a più riprese, di non dar seguito agli impegni presi. Per ragioni ogni volta diverse è prevalsa una mancanza di volontà che ha segnato e accompagnato il distacco tra politica e istituzioni da un lato e istanze che provengono dalla società, dall’altro. Un distacco denunciato da più parti ed evidente nei crescenti dati sull’astensionismo.

Oggi c’è una possibilità: una bozza di legge sulla cittadinanza depositata presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, sulla quale quasi tutte le forze politiche che compongono l’attuale governo, si sono dette d’accordo. I numeri in Parlamento ci sono e, dopo dilazioni, distrazioni e ostacoli che hanno impedito l’approvazione dei precedenti provvedimenti, è evidente che siamo arrivati al momento della verità.

È oggi e in questa Legislatura che le forze politiche, che affermano di tenere in considerazione il diritto dei nati o cresciuti in Italia, e che sono lealmente impegnati nella vita culturale e sociale del nostro Paese, devono dare prova di coerenza e assumersi la loro responsabilità, procedendo all’approvazione della norma in oggetto.

Noi siamo pronti; siamo pronti ad assumerci le responsabilità civili e giuridiche che derivano dalla cittadinanza. E voi? Siete pronti a compiere questo passo di civiltà che allinea l’Italia ad altre società europee sul piano dei diritti dei migranti e dei loro figli? Questa è la domanda che vi poniamo, nella coscienza che la risposta che darete deciderà della qualità del futuro della società italiana.

 

I promotori

Confronti, Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (CONNGI), Italiani Senza Cittadinanza

Promotori

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Totale firme raccolte

Primi firmatari

Edith Bruck (scrittrice), Ejaz Ahmad (giornalista e mediatore culturale), Oliviero Toscani (fotografo), Gad Lerner (giornalista e scrittore), Paolo Naso (Sapienza Università), Luigi Manconi (presidente A Buon Diritto), Igiaba Scego (scrittrice), Corrado Augias (scrittore), Amir Issa (musicista), Franco Ippolito (già magistrato e presidente della Corte di cassazione), Mauro Biani (vignettista), Takoua Ben Mohamed (graphic journalist), Maurizio Ambrosini (Sociologo migrazioni Università Milano), Dijana Pavlovic (attrice, attivista), Gaetano Lettieri (Sapienza Università), Alberto Negri (giornalista e inviato di guerra), Valentina Petrini (giornalista), Eraldo Affinati (scrittore), Goffredo Fofi (attivista, intellettuale), Salvatore Maltana (musicista), Valerio Carocci (Associazione Piccolo America), Sabika Shah Povia (giornalista), Orchestra di Piazza Vittorio, Piccola Orchestra di Tor Pignattara, Roberto Zaccaria (costituzionalista), Lorenza Carlassare (costituzionalista), Paolo Caretti (costituzionalista), Ugo De Siervo (Costituzionalista ex Presidente della Corte Costituzionale), Enzo Cheli (costituzionalista), Mohamed Keita (fotografo), Valerio Calzolaio (giornalista, saggista), Giacomo Marramao (filosofo), Paolo Fresu (musicista), Emilio Leofreddi (artista).

Firmatari:

Andrea Riccardi (Sant’Egidio), Marco Impagliazzo (Sant’Egidio), Daniele Garrone (Federazione delle chiese evangeliche in Italia), Nicola Zingaretti (Presidente della Regione Lazio), Roberto Esposito (filosofo), Fausto Tortora (vicepresidente Fondazione Lelio e Lisli Basso), Matteo Lepore (Sindaco di Bologna), Giuseppe Giulietti (presidente federazione nazionale stampa italiana), Roberto Saviano (scrittore), Paola Crestani (presidente Amref Italia), Frabrizio Valletti (Compagnia del Gesù), Alessandro Cirioni (fondatore Associazione Italiana Famiglie e Coppie Miste), Michele Sorice (direttore del Centre for Conflict and Participation Studies), Movimento Kethane, Paolo Rago (Società Dante Alighieri), Manuela Vinay (responsabile Ufficio Otto per Mille Chiesa Valdese), Angela Bellini (vicepresidente Abilità per Crescere Onlus), Andrea Ciarini (Sapienza Università), Giulia Grechi (Accademia delle Belle Arti di Brera), Annapaola Carbonatto (Segretaria Nazionale Federazione Giovanile Evangelica in Italia), Alberto Aghemo (Presidente Fondazione Giacomo Matteotti), Tatjana Sekulic (Università degli Studi di Milano -Bicocca), Adriano Prosperi (professore emerito Scuola Normale Superiore di Pisa), Davide Rostan (pastore Chiesa valdese), Luisa Chiodi (direttrice Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa), Caterina Cerroni (Giovani Democratici), Giuseppe Cavallini (direttore Nigrizia), Massimo Mezzetti (direttore Biografilm Festival), Stefania Ascari (deputata), Guido Russo (volontario Caritas), Antonella Maucioni (Garante Infanzia Fiumicino), Daniela Santoro (pastora Chiesa valdese), Mariangela Franch (professoressa universitaria), Maurizio Sangalli (professore Università per Stranieri di Siena), Davide Ollearo (pastore Chiesa valdese), Nadia Angelucci (giornalista), Andrea Attardi (fotografo) e tanti altri (clicca per vedere l’elenco di tutti i firmatari, aggiornato di volta in volta, con un po’ di pazienza)!

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Noi siamo pronti. E voi?

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